Drosophila Melanogaster, F.Magrassi

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scuola21
view post Posted on 13/12/2010, 09:34




Drosophila melanogaster



1. La morfologia delle Drosophila

La drosophila melanogaster è il comune moscerino dell‘aceto. Della dimensione di più o meno tre millimetri, appartiene alla classe degli invertebrati.
E’un insetto ed ha il corpo diviso in capo, torace ed addome.
Il capo è provvisto di antenne, cui sono affidate le funzioni olfattiva e tattile , occhi, ed un apparato boccale succhiatore (le Drosophila si nutrono, infatti di succhi vegetali, e sono solite vivere in prossimità della frutta in fermentazione).
Lungo il torace (ma si possono trovare anche nell’addome) sono situate delle piccole aperture, gli stigmi, i quali terminano con tubicini detti trachee, cui è adibita la funzione respiratoria. Le trachee portano l’ossigeno all’interno del corpo, dove l’emolinfa circola a diretto contatto con gli organi interni.
Presenta inoltre tre zampe per lato, molto articolate, e delle ali, non tutte egualmente sviluppate. Sotto questo punto di vista, si può classificare come dittero, ossia provvisto di un paio di ali vere e proprie, atte al volo, e di altre, minori, ridotte a bilanceri. Sempre ai fini respirazione, l’addome presenta delle pareti laterali molli, in grado di dilatarsi. Sulla parte infero-posteriore si trova la cavità intestinale, la cui funzione non si restringe solo alla raccolta ed espulsione degli scarti, bensì anche a quella relativa alla riproduzione ( ricezione degli spermatozoi durante l’accoppiamento ed espulsione delle uova).
2. La riproduzione ed il ciclo vitale
La riproduzione è sessuata; i gameti maschili e femminili sono prodotti in organi appositi e la fecondazione avviene per contatto delle zone posteriori. In seguito alla fecondazione, le Drosophila femmine depongono le uova, dalle quali nascono poi delle larve vermiformi, sprovviste di zampe: sono per questo ovipare.
Le larve hanno un tempo di crescita rapido; dopo qualche giorno smettono di nutrirsi, si avvolgono in un bozzolo, diventando pupe. Benchè immobili, sono soggette ad un’intensa attività di trasformazione: la metamorfosi.
Quando la pupa si trasforma in insetto con ali ( “sfarfalla”), ha completato il suo sviluppo. Dalle pupe nascono sia individui maschi che femmine (i primi con l’addome interamente nero ed le seconde a righe), ed in ventiquattr’ore sarà maturo dal punto di vista riproduttivo.
3. Allevamento
Le Drosophila si possono allevare ad una temperatura di 25° C e si alimentano con mangimi ricchi di amido. Il lievito di birra, inoltre, stimola la produzione delle uova. La validità dell’uso della Drosophila negli esperimenti di carattere genetico dipende da:
- La facilità ed il basso costo dell’allevamento, effettuabile anche in piccoli contenitori
- Un ciclo vitale breve (10 giorni circa)
- Una numerosa progenie che permette di studiare varie generazioni
- Una larga disponibilità di mutanti
4. I mutanti
La maggior parte delle Drosophila melanogaster è detta “razza selvatica” e presenta occhi rossi ed un paio ali lunghe. Ci sono tuttavia alcuni mutanti, ovvero individui con caratteristiche singolari :
1. Ali accartocciate e brevi
2. Ali incurvate
3. Occhi bianchi
4. Occhi arancioni
5. Razza albina
Gli scienziati ed i biologi, come ad esempio Morgan, che si occupò dello studio del carattere occhi bianchi, utilizzarono le Drosophila per effettuare esperimenti genetici .
5. Esperienza di laboratorio
La nostra classe non si è occupata solamente di studiare le Drosophila dal punto di vista teorico: le abbiamo anche allevate in laboratorio.
Inizialmente abbiamo osservato la loro presenza attorno ad un backer contenente mosto in fermentazione. Abbiamo quindi cercato di catturare i moscerini e di intrappolarli all’interno di provette di grosse dimensioni, contenenti acini d’uva schiacciati, con la funzione di nutrimento. Le provette sono state chiuse grazie ad una retina, in modo da far passare l’aria. Una volta catturate, le abbiamo successivamente addormentate con dell’etere allo scopo di osservare la loro morfologia allo stereoscopio. Dopo averle nuovamente racchiuse all’interno delle provette, abbiamo provveduto a preparare loro un terreno di coltura. Il nostro obbiettivo, infatti, è quello di osservare il ciclo vitale delle Drosophila.
Il terreno di coltura è composto da:
- Lievito di birra
- Purè di patate
- Spirulina
- Fruttosio
- Nipagina
- H20
In seguito alla preparazione del terreno, abbiamo posto sotto ad un contenitore le provette contenenti i moscerini e quelle contenenti il loro nutrimento, in modo tale che le Drosophila possano circolare liberamente e deporre le uova, per permetterci di osservare il loro ciclo vitale.
Francesca Magrassi
Accedi alle immagini relative alla Drosopghila:
https://scuola21.forumfree.it/?t=52693732

Edited by scuola21 - 13/12/2010, 10:08
 
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